Istruzioni per l’uso
La collera si presenta come un’emozione primitiva, una reazione a volte incontrollabile di fronte alle piccole e grandi disavventure quotidiane. Questo porta spesso a conseguenze anche drammatiche … ecco perché è importante conoscere la collera ed imparare a disinnescarla!L’operazione più utile però non è soffocare la rabbia o le motivazioni che hanno contribuito ad incrementarla, è invece fondamentale semplicemente prenderne consapevolezza e cercare di non permettere alla nostra mente di effettuare un vero e proprio “sequestro emozionale”, il rapimento emotivo che porta uno stato temporaneo (la rabbia in questo caso) a diventare permanente.
Come scrive Goleman in Intelligenza emotiva, fra tutti gli stati d’animo che la gente desidera evitare, la collera sembra essere il più ostinato; quello più difficile da controllare. In effetti la rabbia è forse l’emozione più seduttiva: l’ipocrita monologo interiore che le fa da propellente, satura la mente sommergendola con le argomentazioni più convincenti per indurci a dare sfogo all’impulso. Infatti, a differenza della tristezza, la collera è energizzante. Su di essa c’è la convinzione che sia da sfogare in una sorta di “catarsi”, mentre una concezione opposta sostiene la possibilità di prevenire completamente questo sentimento. In base ai risultati ottenuti dalla ricerca, queste considerazioni sopra citate sono molto comuni e spesso sono frutto di malintesi. Di sicuro c’è che le riflessioni cupe non fanno altro che attizzare il fuoco interiore: per gettarvi sopra acqua Tice constatò che uno dei metodi più potenti per sedare la collera era quello di reinquadrare la situazione in termini più positivi. Lo psicologo Dolf Zillmann dopo vari esperimenti portò alla luce l’evidenza che uno dei fattori scatenanti della collera è proprio la sensazione di trovarsi in pericolo, il segnale può venire non solo da una vera e propria minaccia fisica ma, più spesso, da una minaccia simbolica all’autostima o alla dignità della persona (ad esempio una persona che vede frustrati i suoi tentativi di raggiungere uno scopo importante). Questa percezione di pericolo è il fattore innescante che scatena una tempesta nel sistema limbico, producendo un duplice effetto sul cervello. Una parte si traduce nel rilascio delle catecolamine, che inducono un’onda rapida ed episodica di energia. Una tempesta di energia che prepara l’organismo ad un buon combattimento o ad una fuga veloce, a seconda del modo in cui il cervello emozionale giudica la situazione contingente. La seconda reazione, guidata dall’amigdala, predispone all’azione ma dura molto più a lungo (ore o giorni) e questo può spiegare come mai individui già irritati siano tanto inclini alla collera.
Vediamo ora alcune “regole utili” elaborate dai ricercatori della Mayo Clinic di Rochester:
1- Prenditi una pausa (allontanarsi per starsene da soli mentre l’emozione va via via scemando)
2- Quando ti sei calmato, manifesta le ragioni della tua collera
3- Pratica esercizi di rilassamento
4- Identifica le possibili soluzioni
5- Diventa consapevole dell’importanza di chiedere aiuto (Imparare a controllare la collera è una sfida impegnativa per chiunque, considera la possibilità di contattare uno specialista).